Il PD non conta più un cazzo. Dopo aver fatto tanto per il sistema, per l’Europa e per la Germania, è stato scaricato, come un’imbarazzante amante che ha fatto ormai il suo tempo. L‘assalto fascista alla sede romana del PD è solo la conclamata fine di un periodo storico caratterizzato dall’abiura della propria storia (si fosse stati comunisti o democristiani) per guadagnare la fiducia dei padroni del vapore. Ora è tutto finito, i signori non sono stati all’altezza del compito che era, essenzialmente, quello di rendere gli italiani totalmente succubi alle regole del libero mercato europeista, una cosa non riuscita completamente. È certo che non ci riuscirà nemmeno Salvini, poiché per riuscire in questo compito, bisognerebbe disfarsi di tutta la burocrazia attualmente in carica. Azzerare tutto per ripartire. Una cosa complicata, difficile, praticamente impossibile.
È sicuro, invece, che Salvini alzerà le tasse, non risolverà la questione dei migranti nel senso che piacerebbe tanto agli italiani. Non riuscirà a combinare quasi nulla. Riuscirà, al contrario, a far passare le regole finanziarie europee non perché sia un traditore (è un opportunista, fondamentalmente), ma perché è nelle cose, dove – in queste cose – noi siamo la parte debole del disegno europeo, non siamo certamente in grado di imporre delle politiche popolari a livello continentale. Questo al netto degli strilli salviniani.
Salvini è una creazione del sistema: ormai i mezzi d’informazione non fanno che parlare di lui, nel bene e nel male. Anche il procuratore siciliano che ha inscenato un’inchiesta semi-seria contro di lui, non ha fatto altro che fargli pubblicità. Anche le TV locali fanno lo stesso, assieme ai giornali locali. È tutto un coro che spinge Salvini in avanti, un nuovo patto tra potere e popolo che non sappiamo bene dove ci porterà.
Rimane il fatto che Salvini interpreta al meglio lo spettacolo inscenato dai poteri forti e a cui lui si adegua, senza grossi problemi. Poteri forti che intendono affrontare la crisi strutturale ( unita a quella congiunturale della ripartizione della ricchezza a scala mondiale) del presente modo di produzione in questo modo: creando divisioni e una guerra civile latente. Finché la cosa durerà. Potrebbe essere questione di mesi o di anni, tuttavia, prima o poi il potere vero, quello finanziario, si libererà del pupazzo del momento. E i problemi saranno aumentati, non diminuiti, in modo esponenziale per il cosiddetto “popolo”.
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