E’ un testo agile, scritto da un uomo, nostro concittadino e vorrei dire, compatriota. Compatriota perché condivide quella patria grande che è il Socialismo del Secolo XXI, con gli slanci e gli entusiasmi che questo progetto politico ha da subito generato in tutti noi che lavoriamo per la vittoria del progresso. Edgar lo abbiamo conosciuto alla presentazione del suo libro al consolato ecuadoregno a Milano. Personalmente sono stato colpito dall’atmosfera di interesse per l’argomento e l’attenzione dimostrata dai convenuti per le sue parole precise, proprio perché vissute in prima persona. La presentazione del volume è stata quindi contraddistinta da attenzione ed interesse: ripago subito Edgar della sua fatica editoriale, confessandovi che ho letto il suo volume con avidità e tutto d’un fiato in treno, tornando a casa.
Insomma; un testo imprescindibile per tutti coloro che hanno seriamente voglia di capire la questione immigratoria in Italia – come paradigmatica di tutta l’Europa occidentale – intanto inquadrando il movimento della forza-lavoro a scala mondiale come interna ai meccanismi del capitalismo. Questi meccanismi si articolano innanzitutto nella domanda e offerta di quella merce particolare che è – appunto – la forza-lavoro. Poi, parlando chiaro della questione demografica di tutti i paesi a capitalismo avanzato, questione che chiama – evidentemente – in causa il tipo di società che questo capitalismo crea. Un modello che pregiudica i rapporti fra le persone, in primo luogo quello riproduttivo.
Il volume poi sfata tutto un insieme di miti sull’immigrazione, primo fra tutti quello dell’invasione con i barconi della speranza. La quasi totalità degli immigrati arriva con voli regolari e visto turistico. Esistono accordi fra paesi, accordi che l’Italia ha sempre usato per ottemperare il fabbisogno annuale di 200mila nuove unità lavorative che gli italiani non sono più in grado di fornire. La percentuale fra messi in regola e non, è dipendente dalla dialettica dei bisogni delle imprese, da una parte, e dalle necessità di capitalizzazione dell”INPS, dall’altra. Niente di casuale o subìto, dunque. Come non è casuale che, periodicamente, si facciano delle campagne diffamatorie contro certe categorie di immigrati; a seconda di chi si deve ricattare – a turno – rendendolo ancora più malleabile alle esigenze delle imprese.
Tuttavia, mi piace concludere invitandovi alla lettura di questo illuminante libro e ricordando il dopo presentazione dello stesso, mentre noi amici discutevamo di Cina e di mondo seduti fuori il bar sottostante, abbiamo incrociato di nuovo Edgar e lo abbiamo coinvolto in una breve querelle sul socialismo bolivariano. Indimenticabile sarà la sorprendente gioia di sentir parlare di imperialismo e socialismo, al centro dell’impero.
Il libro si può ordinare scrivendo a: edgargaliano@gmail.com
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