di Sergio Mauri
La morte del giovane Giovanni Zannier per mano della soldatessa americana ventenne di cui non si conosce attualmente il nome rimarrà impunito, per lo meno da parte italiana. Da Il giornale di Udine di oggi:
“La soldatessa americana di 20 anni che nella notte di sabato ha travolto Giovanni Zannier a Porcia, era ubriaca fradicia. Le analisi hanno stabilito che la soldatessa aveva un tasso alcolemico pari a 2,09, quattro volte superiore al limite di legge. La Procura di Pordenone è riuscita a stabilire anche che l’americana, (di cui non sono state rese note le generalità nonostante l’accusa di omicidio stradale) quando è giunta sulla rotatoria, ha addirittura accelerato”.
Inoltre;
“Una condotta gravissima che però rischia di rimanere impunita, considerato che la soldatessa è agli arresti domiciliari dentro la base americana di Aviano, formalmente territorio americano. Con ogni probabilità l’americana verrà trasportata e processata in America, sulla base dei trattati internazionali che regolano la presenza dei soldati americani dal dopoguerra. Inutile ricordare che se nel dopoguerra eravamo una nazione sconfitta, ora sono passati quasi 80 anni dalla fine della seconda guerra mondiale. Si sta materializzando un nuovo Cermis?”
Fin qui il giornale. Voglio far notare che nessuna (NESSUNA!) delle forze politiche italiane, tantomeno quelle sovraniste, ha toccato l’argomento. In compenso quasi nessuno dei media ha detto quello che ha detto il giornale friulano in relazione all’immunità di cui godono questi fenomeni di militari da cui tenersi ben alla larga. Non fa notizia che un intoccabile ammazzi impunemente, questo è il problema.