Il Covid 19 vissuto come ennesima emergenza. Come fu negli anni ’70 del secolo scorso l’emergenza distrugge. L’emergenza come distruzione dello spazio politico agito da forze organizzate.
La distruzione dello spazio politico organizzato si collega con la particolare antropologia contemporanea. Il problema che abbiamo di fronte oggi è: l’uomo può essere pensato solo come consumatore e spettatore? Il comunismo, a suo tempo, è stato una certa risposta a questo problema. La risposta fu possibile perché c’era un soggetto materiale che tendeva a quello. Allora si diceva: c’è la contraddizione, c’è il soggetto, senza il quale non si va da nessuna parte.
Il soggetto (hypokeimenon) inteso come sostrato, che sostiene. Marx poteva dire che il capitalismo non era il destino perché c’era la contraddizione, la soggettività, la classe, eccetera. Oggi questo soggetto è sparito, non c’è più. Ci misuriamo, quindi, con una situazione inedita, nuova, dove “apparentemente” è scomparsa la contraddizione.