Note sul Codice Civile italiano.

Codice Civile
Codice Civile

Il Codice Civile italiano, nelle sue parti costituenti fondamentali è stato emanato con il Regio decreto del 16 marzo 1942, numero 262. Nel corso dei decenni successivi sono intervenuti alcuni, aggiornamenti e rimaneggiamenti che, tuttavia, hanno lasciato inalterato il corpo organico complessivo del codice stesso.

Ma veniamo al dunque. Il Codice Civile viene emanato in tempo di guerra e, soprattutto, durante l’invasione dell’URSS. Il nuovo codice serviva, in uno stato d’emergenza, a dimostrare alla popolazione italiana che, non c’era, da parte del regime, alcuna volontà di trattare i ricchi, le classi abbienti, diversamente dai poveri. Potremmo anche dire che, come nella tipica tradizione cannibalesca del fascismo, si sussumono aspetti dell’avversario politico in modo da indebolirlo e contrastarlo.

L’emanazione del codice – quindi – risponde all’esigenza di autoconservazione del regime che, con una mossa che lo ricollega virtualmente alle origini del fascismo rivoluzionario e con forti venature sociali, in questo modo vuole sostenere lo sforzo al fronte orientale nel momento in cui si invade la Patria del socialismo.

In Italia, allora, il regime dà il segnale che non ci sarebbero stati favoritismi e si era disposti a requisire proprietà, terreni e prodotti alimentari al fine di sfamare la popolazione.

** Se puoi sostenere il mio lavoro, comprami un libro | Buy me a book! **
** ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER ! **

About the Author

Sergio Mauri
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 e Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023.

Be the first to comment on "Note sul Codice Civile italiano."

Leave a comment