Note sul vaccino russo Sputnik.

Putin
Putin

La storia del vaccino russo anti-Covid mi sembra inverosimile. L’OMS non lo ha inserito tra quelli già in fase di sperimentazione. Putin non è il diavolo, ovviamente, ma non è un leader che in questi decenni di potere incontrastato abbia fatto non dico progredire, ma nemmeno sviluppare seriamente la Russia. Un fallimento, non totale, ma pur sempre un fallimento. Chiaramente, Putin, come tutti quei leader minori di un mondo cambiato tantissimo in questi anni, si difende usando l’arma del nazionalismo che, in Russia, significa iper-nazionalismo.  Il fatto che gli occidentali non gli credano, lui lo derubrica come “invidia”. I leader sovietici erano un po’ più seri, concedetemelo. Puntualizzerei poi che le critiche anticomuniste di Putin fanno sinceramente ridere. Su YouTube ne troverete diverse. Lui non ha affatto migliorato la situazione della Russia post-comunista, ha semplicemente tenuto insieme lo Stato e la borghesia russe. Meglio che niente, direte. Si, ma sempre meno dei suoi predecessori, escluso l’alcolizzato Eltsin. Ma in quel caso anche noi avremmo fatto di meglio.

Facciamo due conti.

Quasi novecentomila infetti e quindicimila morti, il petrolio ai minimi per un Paese che esporta poco altro. Non parliamo di un’economia come quella cinese che ha costruito un primato sull’industria ed il commercio e ora pure in campo tecnologico. Nei nostri negozi di russo c’è quasi nulla. Non si capisce che primato vorrebbe aggiudicarsi il nostro. Il rublo passato da ventitré a uno sul dollaro a ottantacinque, il Pil sceso del dieci per cento: quello russo è di 1658 migliaia di dollari, quello italiano di 2084 con la Russia che ha 2,35 volte la popolazione italiana. Una serie di fallimenti nel riportare la Russia ad un livello migliore non dico dell’URSS (missione impossibile, statistiche alla mano!), ma almeno migliore di 20 anni fa. Soluzione? Ci si inventa il vaccino Sputnik e si stabilisce che figlia e concittadini faranno la parte delle cavie.  Una storia triste ed insostenibile. Per me Putin può restare o andarsene, tanto abbiamo capito che per la Russia sono cazzi amari, ma che almeno la classe dirigente di quel paese si desse da fare.

Ipotesi quanto mai balzana.

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About the Author

Sergio Mauri
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 e Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023.