Come ho già sostenuto, senza prove provate, come si suol dire, ma procedendo per deduzioni che i morti e gli attentati siano compiuti da elementi esterni o interni alla Russia, mentre i mandanti sono (molto probabilmente) interni: qui e qui.
Anche l’omicidio di Tatarsky confermerebbe, dal mio punto di vista ancor di più, questo sospetto, perché si colpirebbe proprio il nazionalismo molto spinto di Putin e di una consistente parte della classe dirigente. In particolare l’attentato sarebbe stato compiuto da nemici interni di Putin, più che da nemici esterni. Lo scopo? Probabilmente virare ancor più a destra.
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 e Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023.