Ottima exit-strategy!

Exit strategy
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Il no, come era prevedibile, ha vinto. In un paese irriformabile come l’Italia – nel bene e nel male, eh – non è poi così strano. A prescindere dall’illegittimità della posizione politica di Renzi, primo ministro non eletto prima e confermato da una minoranza di italiani poi, e dalla sua sostanziale vocazione anti-democratica, proprio in senso liberal-borghese. Una specie di politica, quella di Renzi, che NON ha fatto la storia d’Italia.

Renzi non è uno statista, tuttavia sapeva bene che tutti i bluff, compreso il suo, non possono durare in eterno. Quindi; perché non trovare un modo per perdere senza troppi scandali, magari potendo usufruire di un possibile secondo tempo in futuro (ipotesi lontana, ma non del tutto improbabile)? Ecco: il referendum è servito a questo. Tanto non avrebbe potuto combinare di più, nel bene e nel male.

I problemi dell’Italia ora rimangono e il principale di questi si chiama lavoro. Vediamo cosa faremo se arriva direttamente la Troika.

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About the Author

Sergio Mauri
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 e Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023.

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