In questi ultimi tempi si sono accavallate prese di posizione importanti e spesso feroci a favore o contro l’Unione Europea. Alcune forze politiche hanno costruito la propria fortuna sull’antieuropeismo, salvo poi ritrattare ciò che con tanto fervore avevano prima sostenuto, mentre altre si propongono di utilizzarne gli elementi contradditori e di rottura per costruire un eventuale futuro consenso elettorale sul tema. Tuttavia, al di là della facile retorica che può scaturire dall’argomento, io darei una definizione di Unione Europea meno edulcorata, o più realistica di quella che gira.
L’Unione Europea è la forma particolare, il luogo fisico che il capitale tende ad assumere per comporre i propri interessi, come esito della crisi internazionale. Sappiamo benissimo, infatti, che ci siamo uniti per contare di più o per contare tout court. L’Unione si avvale dell’apporto attivo di Stati nazionali inseriti in una nuova organizzazione della catena imperialistica del valore (cioè della valorizzazione del capitale). A questo fine le strutture politiche devono creare una struttura militare in grado di sostenere le esigenze del capitalismo imperialista europeo. L’Unione Europea dà il quadro politico legale e finanziario per sostenere le politiche imperiali degli ex-colonialisti europei.
In ogni caso, i nuovi governi che si sono accavallati in questi ultimi anni, fossero di falsa sinistra o di vera destra economica come quello presente, non hanno fatto altro che preparare e posizionare l’Italia nel nuovo contesto sia economico che militare. Il fine è: l’Italia deve essere un avamposto di manodopera a basso costo e lunghi turni di lavoro, altrimenti gl’italiani possono emigrare. L’Italia – inoltre – deve continuare a sostenere anche con il proprio portafogli la NATO ed il blocco occidentale, costi quel che costi. Le avvisaglie di uno scontro sui dazi è, da parte statunitense, un modo per ritrattare le condizioni di partecipazione a tutte le alleanze in vigore ad Occidente. Anche caso per caso.
Be the first to comment on "Per una definizione realistica di Unione Europea."