Percezione del mondo al tempo del #coronavirus.

Westarkade

Queste settimane di emergenza, prima solo minacciata, poi conclamata, ci stanno insegnando alcune cose. Intanto, che la nostra percezione dei problemi è quasi totalmente mediata dal mondo digitale, simulacro e quindi realtà tra le realtà, dal quale non possiamo più prescindere e che si conferma come la nostra unica, reale finestra sul mondo. Poi, tutti gli atteggiamenti virtuosi, oppure dissennati, che si sono manifestati in queste settimane hanno avuto a che fare con il tipo di percezione che si è andato costruendo in questi decenni e nell’ultimo in particolare, durante il quale gli smartphone sono diventati essenziali per la nostra comunicazione interpersonale. Pertanto, è molto strano che i mass media, per conto del governo, parlino di cittadini irresponsabili, quando questi cittadini li hanno coltivati scientificamente i poteri forti su scala planetaria, di cui i governi fanno parte a pieno titolo. Qualcuno ha forse avuto il coraggio, in questi anni, di levare qualche voce, dai seggi delle maggioranze di governo, come delle opposizioni, di critica nei confronti delle piattaforme social che stavano plasmando il comportamento dei cittadini di tutto il mondo? Non ci sembra proprio, a parte qualche cazzatina sulla responsabilità nell’uso delle piattaforme e delle regole che dovrebbero essere implementate nelle stesse. Cazzatine senza seguito, a parte sequele di parole assiepate in un GDPR che spesso lasciano il tempo che trovano. Figuratevi che cosa ce ne facciamo delle regole in un paese come l’Italia in cui delle regole ci siamo sempre fatti un baffo. In questo paese, la cosa più importante è sempre stata il consenso, dagli anni della lotta al comunismo in poi, piuttosto che le regole. Non c’è da meravigliarsi, quindi, che ci siano dei problemi di recepimento delle novità in corso.

A livello di Social siamo stati invasi dai meme con i lavoratori della sanità eroi. Ora, questa è una tipica narrazione da Social, poiché nessuno degli operatori della sanità si è sentito tale in questi giorni, piuttosto ha avuto paura, si è chiesto se i protocolli applicati fossero quelli giusti, se il comparto fosse in grado di resistere a questa emergenza. Il tutto, certamente, con i tagli passati e presenti, con i posti letto che mancano e con le forniture di materiale sanitario non sempre puntuale.

Poi abbiamo avuto i meme, in certi ambienti di sinistra, che riguardavano gli aiuti cinesi e l’assunzione di medici e/o infermieri cubani, venezuelani e…cinesi nella sanità lombarda. E quindi a dire che i paesi “socialisti”, prima vituperati, ora stanno dando una mano ai paesi capitalisti. Che la sanità pubblica è migliore di quella privata, eccetera. Insomma, tra mezze verità è balle totali, si è speculato un po’ dappertutto, considerando anche il fatto che Salvini e Meloni hanno aperto la strada con quintalate di fregnacce contradditorie e poco in linea con le disposizioni del governo. Non ci serviva, infatti, il coronavirus per sapere che l’intervento pubblico è necessario e (pure) sufficiente nei casi di emergenza, ma si sa, un po’ di speculazione politica devono farla tutti, da destra a sinistra, passando per il “centro” cattolico. Si sa, viviamo nell’era della comunicazione….più che dell’informazione. Di quest’ultima, infatti, si è fatto strage o carne di porco. Come preferite. Sul fatto poi che i medici cubani e venezuelani non fossero dei compagni, non ci si è soffermati troppo: non serve ragionare. Meglio sparare dei fuochi artificiali inutili, ma che ci fanno credere di essere ancora vivi ed in grado di divertirci.

In questi giorni abbiamo capito che l’Unione Europea è solo uno slogan per gli allocchi o i furbi. Bella novità! Lo sapevamo. Tuttavia non è un problema dell’Europa. Riguarda anche gli USA che non gliene fotte niente di noi, sia chiaro. E la Cina? Ha mandato degli aiuti a pagamento, ma almeno li ha mandati. Dagli altri paesi niente. Solo spread e qualche insulto. Semplicemente vergognoso!

La Cina, da parte sua, ha rifiutato gli aiuti dagli Stati Uniti. Ha, invece, accettato quelli dal Vietnam. La Repubblica Popolare ha inviato aiuti all’Iran, all’Iraq, alla Spagna, all’Italia. Più o meno questa è la situazione. Ha inviato aiuti ai propri cittadini in Italia. Aiuti seguiti da polemiche poiché, ovviamente, i soliti prezzolati dal potere USA criticano la cosa in nome di una non ben chiara libertà politica che sarebbe assente in Cina. Eh già. La libertà politica. Nel nostro caso sarebbe da capire chi ha eletto Giuseppe Conte (di sicuro non il Parlamento che doveva essere deputato a farlo) per ricoprire il ruolo che ha e chi mise Monti dove fu messo, chi fece dimettere Letta dandoci in pasto un certo Renzi, chi fece dimettere Berlusconi, chi distrusse i centro-sinistra negli anni ’60 e ’70 del secolo scorso. Chi voto l’Europa? Ah, giusto argomenti che non si toccano. E i referendum disattesi? Lasciamo perdere.

Torniamo, per un attimo agli aiuti cinesi. Sono aiuti gratuiti, disinteressati? Gratuiti no. Spontanei sicuramente, ma verranno pagati. Si vedrà come, non è detto che il governo li paghi monetariamente e subito o con “fatture a 90 giorni”. Anzi, sicuramente li pagherà quando potrà e magari per il momento, facendo pagare meno tasse ai cittadini cinesi. Accordi del genere, nel senso di accordi simili, ci sono già stati in passato. Tuttavia, sul fronte cinese degli aiuti all’Italia e delle contropartite, ci aggiorneremo, perché siamo a conoscenza di piccoli movimenti tutti ancora da verificare, inclusi tentativi – da parte della comunità cinese – di aiutare le città in cui vivono.

Una cosa, invece, che preoccupa veramente è la seguente. La Germania mette sul piatto 550 miliardi di euro di aiuti alle imprese per uscire dall’impasse del coronavirus. Aiuti in cui è coinvolto il gigante KfW. L’Italia mette sul piatto 25 miliardi di euro: una bella differenza! Vedremo se le cifre son tutte vere o è (quasi) solo propaganda, ma qui c’è il rischio che la Germania esca ancora più forte da questa crisi che non è solo sanitaria, ma ovviamente, pure economico-politica. Una crisi che ridisegnerà la geopolitica dei poteri mondiali e, a scala europea, potrebbe vedere un ulteriore rafforzamento politico tedesco. Una bella fregatura, viene da dire. Per noi sarebbe uno scacco non indifferente.

Ulteriori statistiche ed informazioni qui: Statista.

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About the Author

Sergio Mauri
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 con Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023 e con Amazon Kdp nel 2024.