Qui si intendono i punti di riferimento nel pensiero di ognuno di noi, capaci di diventare azione e quindi di inverarsi. Non si parla qui di punti di riferimento dal punto di vista etico. Queste righe nascono da una domanda: perché non si utilizza tutto il sapere che si è sedimentato fino a oggi per costruire delle proposte culturali, sociali, politiche adeguate?
Nel mondo esiste una tale elaborazione teorica di tipo critico, marxismo incluso, che non serve averla di nostro, non serve nemmeno elaborarla in proprio se non per aggiungere e/o integrare qualche informazione, qualche dato esemplificativo in più. Perché, allora, non la si usa? Perché l’atteggiamento culturale individualista e competitivo non ci permette di vedere questa elaborazione; perché il tanto vituperato sistema ha vinto, di fatto, nelle coscienze di coloro che fanno politica tanto quanto in quelle di coloro che non la fanno, credendo di vivere il loro quotidiano senza le nefaste influenze che passano anche attraverso la politica.