A quasi due anni dal tragico crollo di Ponte Morandi, una foto tanto per ricordare.
Il Corriere Della Sera scrive:
Si è vicinissimi ad un accordo sulla revisione della concessione di Autostrade. Fonti governative parlano di un’intesa imminente con la capogruppo Atlantia, la holding di famiglia Benetton, sul futuro del maggiore gestore autostradale del Paese. A Palazzo Chigi ieri in un vertice a cui hanno partecipato il premier Giuseppe Conte, i due ministri competenti (Roberto Gualtieri al Tesoro e Paola De Micheli alle Infrastrutture), i rispettivi capi di gabinetto e il direttore generale al Mef Alessandro Rivera, è stata trovata la «quadra».
Un accordo che si origina dal rispetto di alcune condizioni minime, tra le quali il cambio di compagine sociale in Autostrade, con Atlantia in veste di socio di minoranza e il tandem Cassa depositi e fondo F2i che rileverebbero la maggioranza sottoscrivendo un veicolo ad hoc. Un’intesa che determinerebbe una sforbiciata alle tariffe autostradali del 5% all’anno per abbassare la remunerazione sul capitale investito riportandolo a livelli di mercato, secondo il modello costruito dall’Authority dei Trasporti.
Verrebbe così a cadere il rischio di un contenzioso con Autostrade. Ciò consentirebbe di far ripartire le opere infrastrutturali per 7 miliardi già cantierabili, come ha rilevato ieri l’amministratore delegato di Autostrade Roberto Tomasi. Significa che sarebbe stato trovato il giusto equilibrio tra l’interesse privato e l’interesse pubblico uscito ammaccato in questi ultimi anni.