[Sergio Romano]
[…]“…ogni paese ha una naturale tendenza ad esaltare le proprie vittorie e a glorificare l’eroismo dei propri soldati. Non è sorprendente quindi che Clint Eastwood[…] abbia deciso di ricordare la Guerra del Pacifico , un conflitto molto più difficile e sanguinoso per gli Stati Uniti di quanto siano state le battaglie combattute in Africa e in Europa. […]
La sconfitta della Germania cominciò a Stalingrado, tra la fine del ‘42 e gli inizi del ‘43. L’assedio di Leningrado fu una straordinaria pagina di storia russa. L’Armata Rossa combattè eroicamente. I sacrifici sofferti dalla popolazione civile e dalle forze armate dell’URSS non hanno confronti con quelli subiti da altri paesi.[…]
Se il Fuhrer non fosse stato dominato da un forte pregiudizio razziale , la Germania avrebbe potuto sfruttare i forti sentimenti anticomunisti delle popolazioni in Ucraina, in Bielorussia, in Crimea e nel Caucaso. Ma l’Armata Bianca del generale Vlasov venne male impiegata, i russi che collaborarono con la Wehrmacht furono considerati soldati di seconda categoria e i prigionieri dell’Armata Rossa subirono un trattamento simile a quello dei prigionieri politici. Se Stalin potè contare sullo spirito patriottico del popolo russo, il “merito” fu in buona parte di Hitler e del disprezzo che il leader nazista nutriva per il grande popolo slavo.[…]
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