Oggi parliamo di cinema e, in particolare, dell’opera, ormai datata, ma di notevole interesse esistenziale, di Mike Leigh: Segreti e bugie.
Vita di una famiglia inglese – a Londra – con le sue differenziazioni di classe e – in secondo piano – di razza. Storia di una ragazza nera (optometrista) che va in cerca della sua mamma biologica – ricerca di un’identità perduta – dopo la morte della mamma adottiva, e storia di una famiglia di proletari bianchi (madre e figlia, la prima operaia in una fabbrica di cartone, la seconda spazzina). In queste due storie si interseca quella del fratello della donna bianca, Morris, fotografo libero professionista che vive tutta una serie di problematiche nel matrimonio, perchè la moglie è sterile.
Punti di svolta. 1)Molto efficace, commovente, e segno di bravura del regista, la scena di Morris che dopo un casino di anni va a ritrovare sua sorella (la donna proletaria bianca) e salendo nel solaio con lei ad un certo punto viene abbracciato disperatamente e con un amore immenso. Amore fraterno come affetto smisurato, nostalgia, rimorso. Il senso di disperato abbandono in cui versa la donna è reso efficacemente dal regista e dall’attrice.
2)La proletaria bianca che invitata a casa del fratello (Morris) per il compleanno della di lei figlia Roxanne, confessa – durante il pranzo di compleanno – che la ragazza nera è la figlia. La verità come atto d’amore, di redenzione.
Morale del film. Alla fine la donna bianca, sfigata, proletaria e quindi oggettivamente debole e perdente, ritrova una figlia (la ragazza nera), anzi due (anche Roxanne che finirà di considerarla una troia dopo le confessioni della madre), aprendosi, raccontando la verità a loro due. Quindi alla fin fine si riappropria dei sentimenti (perché dei soldi proprio non se ne parla). Redime in qualche modo la sua esistenza miserabile. La coppia bianca (Morris e moglie) nonostante una posizione sociale obiettivamente piccolo-borghese (un buon lavoro, una bella casa, due macchine) non riesce a realizzare il proprio sogno di avere un bambino. I soldi non riescono a comprare delle cose così importanti, il potere economico si scontra – quindi – con le determinazioni biologiche. I sentimenti uniscono.
Conclusione. Non raccontatevi balle, non nascondete la verità tanto per non rompere una convenzionalità sociale accettata. Vi farete soltanto del male.
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