Tentiamo un breve approfondimento sulla questione dello shale oil and gas. In questo percorso ci facciamo aiutare da Fausto, con il quale ci siamo scambiati informazioni molto utili. Fausto sostiene, e io concordo con lui, che lo shale oil and gas, in quanto processo industriale non sia un vero e proprio successo. O meglio, può essere considerato tale nel breve periodo, ma visti i problemi della sua ecosostenibilità ed il formarsi di una bolla finanziaria intorno al medesimo processo industriale, il seguito è tutto da vedere. Sicuramente, il formarsi di una nuova bolla, sul groppone di investitori poco avveduti, non è un titolo di merito dell’economia americana. E non è argomento che possa essere usato a favore della sua salute.
Ma l’economia Usa si era realmente posizionata fuori pericolo grazie alle tecniche di fracking. Il problema è che quelle tecniche non servono ad estrarre idrocarburi profittevoli: servono a raggirare investitori ingenui. In mancanza di carburante economico, puoi sempre cercare di farti pagare il pieno da qualche sprovveduto di passaggio. Non ha senso preoccuparsi del costo eccessivo del gasolio se tanto qualcuno lo pagherà al tuo posto: tu puoi correre, e lo sciocco può fallire.
I furbi sono gli operatori Usa, che perforano in perdita; gli allocchi sono gli speculatori improvvisati – provenienti da tutto il mondo. Quelli che hanno versato carrettate di soldi dentro ad aziende che hanno prodotto solo passivi di bilancio per tutta la propria storia operativa. E la parte fondamentale del gioco è pur sempre il gas venduto sottocosto sulla piazza nordamericana, quello che ha cancellato l’inflazione per i cittadini Usa.
Qui non sto a questionare il successo dello shale gas / oil: è un chiaro successo. Quello che voglio si capisca è che non si tratta di un successo industriale, posto che in termini di mera contabilità estrattiva l’avventura verrebbe abbandonata immediatamente. Si tratta di un eclatante successo finanziario. Finché dura, possono goderselo.
Certamente, finché dura, tutto va bene. Ma la bolla prima o poi esploderà. E poi?
Una cosa che sicuramente viene attuata, attraverso l’estrazione di shale oil and gas, è il ridare fiato all’economia occidentale, prostrata dalla crisi, con indici di decrescita veramente preoccupanti. Tuttavia, la cosa non potrà durare in eterno, perché prima o poi dovremo verificare concretamente a cosa sono serviti il QE prima e lo shale oil and gas, dopo. Concretamente, significa, fra un paio d’anni, verificare gli indici di crescita, la creazione di nuove imprese, il numero di disoccupati, e via discorrendo.
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 e Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023.
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Tentiamo un breve approfondimento sulla questione dello shale oil and gas. In questo percorso ci facciamo aiutare da Fausto, con il quale ci siamo scambiati informazioni molto utili. Fausto sostiene, e io concordo con lui, che lo shale oil and gas, in quanto processo industriale non sia un vero e proprio successo. O meglio, può essere considerato tale nel breve periodo, ma visti i problemi della sua ecosostenibilità ed il formarsi di una bolla finanziaria intorno al medesimo processo industriale, il seguito è tutto da vedere. Sicuramente, il formarsi di una nuova bolla, sul groppone di investitori poco avveduti, non è un titolo di merito dell’economia americana. E non è argomento che possa essere usato a favore della sua salute.
Certamente, finché dura, tutto va bene. Ma la bolla prima o poi esploderà. E poi?
Una cosa che sicuramente viene attuata, attraverso l’estrazione di shale oil and gas, è il ridare fiato all’economia occidentale, prostrata dalla crisi, con indici di decrescita veramente preoccupanti. Tuttavia, la cosa non potrà durare in eterno, perché prima o poi dovremo verificare concretamente a cosa sono serviti il QE prima e lo shale oil and gas, dopo. Concretamente, significa, fra un paio d’anni, verificare gli indici di crescita, la creazione di nuove imprese, il numero di disoccupati, e via discorrendo.