Arte come godimento estetico, intrattenimento, possibilità di interazione sociale ed acculturazione. Un ambito interessantissimo epieno di possibili sviluppi, spesso anche economici.
- Arte come investimento. (Da una serie di verifiche e occorrenze osservate: valore e significato degli spazi espositivi per artisti emergenti, gallerie promozione ‘800, arte etnica, old masters, Secondo dopoguerra, artisti affermati, scambi dei beni senza contratto ovvero con corresponsione di una commissione dal 10 al 20% oppure con contratto dove sia prevista una rivendita alla galleria il 1° anno con perdita del 20% nel caso di old masters ed affini e del 30% per gli emergenti, del 10 % il secondo anno [18% emergenti] pari il 3° anno per tutti, 3% di guadagno il 4° anno [2,5% emergenti] e così via fino al 6°, dopo il quale il contratto si estingue ed il bene diventa di esclusivo beneficio di chi compra).
- Arte come conoscenza, ovvero strumento di interpretazione e relazione col mondo circostante, anche come percezione dell’arte che in buona parte è percezione individuale anche se condivisibile a livello collettivo. A livello collettivo può essere fatta circolare, essere messa letteralmente in circolo. I precedenti sono i campi generalmente meno praticati, non solo dalla filosofia nelle sue varie manifestazioni, ma anche dal mondo dell’arte stesso che, ormai, vive di luce propria in un atmosfera ipernarcisistica .