di Sergio Mauri
Il neoliberismo è diventato più sofisticato ricercando il sostegno dello Stato, il suo intervento. Dobbiamo ricordare che per i neoliberisti non è la massa totale degli interventi dello Stato a preoccupare, bensì il carattere di queste attività. Essi sono interessati a quegli interventi che sostengono il mercato e ne ampliano le dimensioni. Si tratta perciò di occupare quegli spazi che permettono di ottenere dei profitti privati negli interstizi, e non solo, del settore pubblico, con l’aiuto dello Stato che si accolla i costi dell’operazione. La questione – infine – concerne l’utilizzo della capacità dissuasiva dello Stato nel punire le transazioni esterne al mercato e alle sue leggi. Questa questione detiene un ruolo centrale nel rapporto neoliberista fra Stato e imprese. Basti pensare che il socio passivo di minoranza delle imprese è proprio lo Stato.