- Proviamo, quindi, a ragionare sulla situazione concreta creatasi con i due DPCM principali, e quindi a valutare quali saranno i problemi con cui confrontarci.
- Per i mutui abbiamo il fondo Gasparrini, già esistente, che permette una sospensione del pagamento del mutuo per 18 mesi. Sospensione, non cancellazione. Sono previsti degli interessi sulle cifre sospese.
- Il DPCM del 17/3/2020 all’articolo 56 per quanto riguarda i finanziamenti alle PMI, il pagamento degli stessi sono sospesi fino a settembre. La banca non può ritirare gli affidamenti. I finanziamenti da darsi sono diretti a quelle aziende che devono dimostrare di aver subito un danno dal Coronavirus e senza posizioni deteriorate.
- Il DPCM del 8/4/2020: garanzie dello Stato attraverso la SACE, il Fondo Centrale di Garanzia con la CONFIDI.
- Tutti provvedimenti non gratuiti, quindi. Ma questo sarebbe il meno. Sarà interessante vedere chi, perché e come riceverà i finanziamenti. Sarà una semplice operazione di ri-finanziamento per coloro che già vanno bene?
- Teniamo presente che secondo Basilea2 non ci sono finanziamenti se le imprese non hanno dei requisiti stringenti tra Attivo Disponibile e Immobilizzazioni da una parte e Debiti e Capitale proprio dall’altra, in un rapporto di equilibrio classico, noto a tutti i codici civili dei paesi occidentali. Sotto questo profilo, le aziende oggi in crisi di liquidità, col piffero che potrebbero ricevere finanziamenti. Al prossimo aggiornamento.
Sulle misure contenute nei DPCM trascorsi.
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