Confucio dice #30.
Non c’è nulla di più curioso di un occidentale che vuol capire l’Oriente. Essere non è capire. Capire non serve.
Non c’è nulla di più curioso di un occidentale che vuol capire l’Oriente. Essere non è capire. Capire non serve.
C’è quel presidente in America, quello con quel nome onomatopeico, che sa tutto: dice che è colpa nostra! Solo i filosofi del PD -mi dicono- non sanno ancora di chi è la colpa!
Il dolce di fagioli rossi chiamato Yue Pin è come le donne: se non è tondo non è buono.
Ci sono più giorni che dolci di riso.
Le società che fanno massa critica sono superiori a quelle entropiche che disperdono energia. Uniti e solidali è meglio che disuniti e in competizione. Non è un problema morale, ma di convenienza.
Se noi due siamo uguali, perché io devo valere meno di te? Qui entra in gioco il principio di utilità.
Avrei potuto essere occidentale? No: non credo all’esistenza di esseri soprannaturali, non credo agli assoluti in cui credono gli occidentali, tantomeno sono un fanatico.
E se anche l’inizio e la fine del mondo non fossero delle illusioni, a chi importerebbe?
Mi chiedono di spendere due parole sull’Europa. Come appare dalla Cina? Come una penisola dell’Asia, come la periferia del nostro impero.
Non ho mai veduto, in Cina, un cane abbaiare contro qualcuno, spaventarsi degli estranei, inveire contro il proprio padrone. Nessuno glielo ha mai insegnato.