Confucio dice #32.
La Cina è un viaggio antropologico, ciò che conta è questo.
La Cina è un viaggio antropologico, ciò che conta è questo.
L’Oriente consiste, l’Occidente disgiunge.
Non c’è nulla di più curioso di un occidentale che vuol capire l’Oriente. Essere non è capire. Capire non serve.
C’è quel presidente in America, quello con quel nome onomatopeico, che sa tutto: dice che è colpa nostra! Solo i filosofi del PD -mi dicono- non sanno ancora di chi è la colpa!
Il dolce di fagioli rossi chiamato Yue Pin è come le donne: se non è tondo non è buono.
Ci sono più giorni che dolci di riso.
Le società che fanno massa critica sono superiori a quelle entropiche che disperdono energia. Uniti e solidali è meglio che disuniti e in competizione. Non è un problema morale, ma di convenienza.
Se noi due siamo uguali, perché io devo valere meno di te? Qui entra in gioco il principio di utilità.
Avrei potuto essere occidentale? No: non credo all’esistenza di esseri soprannaturali, non credo agli assoluti in cui credono gli occidentali, tantomeno sono un fanatico.
E se anche l’inizio e la fine del mondo non fossero delle illusioni, a chi importerebbe?