Teorie della cospirazione, bias di conferma, truismi e altri errori.

Storia-Problemi, fonti, scuole
Il madamato, noto anche come madamismo, si riferisce a una relazione temporanea more uxorio tra un cittadino italiano, prevalentemente soldati, e una donna nativa delle colonie italiane, chiamata madama. Questo fenomeno emerse inizialmente in Eritrea e si diffuse successivamente in altre colonie italiane.

Teorie della cospirazione: forme di pretesa spiegazione di fatti storici mediante il ricorso a modelli di azione segreta attuati da organizzazioni che agiscono in segreto.

Quella della cospirazione ebraica è la più nefasta teoria della cospirazione. Cospirazione che mirerebbe a minare la religione cristiana.

Questo tipo di idee si materializza nell’osservazione della pratica dell’usura, da parte degli ebrei.

La questione della cospirazione ebraica si è nutrita di xenofobia.

In ambito protestante, nel Seicento, vi è stata una paura della cospirazione cattolica (vedi cattolici scozzesi). Una delle opere più influenti è quella dell’abate Barruel (Memorie del Giacobinismo) durante la Rivoluzione francese, in cui sarebbe stata una setta di massoni, radicali, i Giacobini appunto a compierla, scaturita dall’Illuminismo.

I Protocolli dei Savi Anziani di Sion. Una cospirazione ebraica per il controllo del mondo.

La stagione della caccia alle streghe ad opera del senatore McCarthy. Importante il saggio del 1963 scritto da Richard Hofstadter: The paranoid style in the American politics.

La setta degli Illuminati, da non confondere col razionalismo illuminista e la cultura dei Lumi. John Robison scrisse un libro nel 1797 intitolato Proofs of the Conspirancy Against all the Religions and Governments of Europe. Robison è un ripetitore di Barruel.

Un altro libro importante è Foreign Conspirancies Against the Liberties of the United States, scritto da Morse, l’inventore dell’alfabeto del telegrafo.

Un altro libro: A Plea for the West di Lyman Beecher.

Political Psychology, rivista, torna sul libro di Hofstadter, ad opera di 4 autori che tornano sulla paranoia americana.

La fallacia della macchina del tempo. Sarebbe un viaggio all’indietro nel tempo.

Williamsburg in Virginia; El Pueblo a Barcellona; nel 1900 il Vieux Paris (ricostruzione della Parigi medievale); in Italia abbiamo il Borgo medievale di Torino sulle rive del Po, costruito nel 1884 in occasione della prima grande esposizione italiana, realizzata da Alfredo d’Andrade.

Che immagine della storia ci restituiscono questi artefatti culturali?

La cosiddetta visione telescopica[1] della storia, possiamo anche esprimerla come ossessione delle origini (Marc Bloch). Recuperare alcuni aspetti che ci farebbero vedere le origini di ciò che è avvenuto poi, aspetti anticipatori.

Non dobbiamo esaltare alcuni elementi del passato scovandone delle analogie col passato. Gli elementi del passato non possono essere interpretati secondo i criteri odierni, secondo quello che è successo oggi. È un’argomentazione antistorica.

Nel caso del saggio di Bizzocchi, con gli Este che cercano di far risalire alle origini dei tempi la propria famiglia. Sono alterazioni del passato visto solo in funzione di ciò che è venuto dopo.

“I fatti parlano da soli” è un truismo. È una scorciatoia, attribuendo ai fatti del passato una evidenza. I fatti non parlano da soli, ma vanno interrogati.

Un altro problema è quello del bias di conferma, cioè la tendenza, l’orientamento verso qualcosa, un processo cognitivo attraverso la selezione inconsapevole di informazioni.

Nel caso dei quotidiani, laddove leggendo sempre lo stesso si ha conferma delle proprie idee e non si fa fatica di confrontarsi con idee diverse.

Sono le camere dell’eco. L’approccio scientifico vuole che noi conosciamo le varie tesi sull’argomento.

Il campo della ricerca storica è pieno di luoghi comuni, verità ricevute. Luoghi comuni: l’idea secondo cui la politica coloniale italiana non sia stata spietata come quella inglese, francese, olandese.


[1] Idolo delle origini, teoria delle anticipazioni.

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About the Author

Sergio Mauri
Blogger, autore. Perito in Sistemi Informativi Aziendali, musicista e compositore, Laurea in Discipline storiche e filosofiche. Premio speciale al Concorso Claudia Ruggeri nel 2007; terzo posto al Premio Igor Slavich nel 2020. Ha pubblicato con Terra d'Ulivi nel 2007 e nel 2011, con Hammerle Editori nel 2013 e 2014, con PGreco nel 2015 e con Historica Edizioni e Alcova Letteraria nel 2022 e Silele Edizioni (La Tela Nera) nel 2023.