di Sergio Mauri
Madrigale dedicato a Laura Peperara, giovane cantante e arpista figlia dell’istitutore dei principi Gonzaga, di cui Tasso si innamora.
Il madrigale è composto da 4 endecasillabi e 10 settenari, disposti in rima baciata.
L’alba riporta nel mondo la vita, come la vista di Laura Peperara la riporta nella vita di Tasso. Nella poesia si rispecchia lo stato d’animo gioioso del poeta per l’arrivo dell’amata.
La vicinanza del ruscello testimonia il simbolismo dell’elemento acqua che rappresenta sia la donna che la vita, simboli a loro volta interconnessi.
Al verso 13 abbiamo l’espediente del senhal (“l’aura”) che nasconde il nome dell’amata, Laura. Il senhal è una figura retorica usata inizialmente nella poesia trobadorica; si trattava di un termine riservato alla donna amata, ma anche ad amici o altri personaggi.
Qui abbiamo anche il parallelo con la Laura di Petrarca a cui Tasso si ispira in parte. Da notare, inoltre, il ricorrere della figura del polisindeto per mezzo della ricorrenza della vocale e, dalla ricorrenza della consonante r.