[Ultimo aggiornamento 07/08/2024]
Mi riferisco al post apparso su Giap il 4 Aprile ultimo scorso, a proposito dello scempio della Val Rosandra. Tre piccole aggiunte a mo’ di integrazione a quanto detto:
1) @tuco: la Premolin non è del tutto contraria al rigassificatore. Ha proposto, con Nesladek, Sindaco di Muggia, di spostarlo a mare;
2) @tuco: il grosso degli sloveni viveva e vive in città, non sul Carso, come comunemente si crede, per cui lo scontro non è tra città italiana e contado sloveno, ma tra diversi interessi economici in cui si inserisce anche lo scontro tra città e campagna;
3) @dzzz: gli sloveni “colonizzati” nel dopoguerra non hanno opposto la stessa resistenza dell’epoca del fascismo perché, fondamentalmente, anche loro hanno usufruito delle prebende assegnate alle regioni a Statuto Speciale. A differenza dell’epoca del fascismo, essi hanno delle associazioni imprenditoriali, culturali e politiche che ne curano gli interessi. Non possiamo, infatti, definirla come una minoranza oppressa se non sul piano strettamente culturale, in una sorta di bantustantizzazione interna alla città.
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