di Sergio Mauri
Disoccupazione, livelli di vita in caduta libera, povertà vere e proprie, vecchie e nuove, diffusione di problemi legati alla psiche della persona, psicopatologie vere e proprie, senza contare stress e problemi psicosessuali, come ad esempio la nuova frontiera della soddisfazione sessuale via web piuttosto che nella relazione con l’altro. L’altro, appunto, e chi lo conosce l’altro?
Il principale paese capitalista del mondo, gli Stati Uniti, centro mondiale del commercio di droga! Una gran bella cosa! Distruzione dell’ambiente, dell’ecosistema generale. Sfruttamento dilagante in ogni settore della vita sociale. Ecco il sistema contemporaneo da che cosa è fatto, composto, trainato. Questo è il capitalismo contemporaneo. E’ inutile girarci tanto attorno: è un sistema già condannato dalla storia, tenuto artificialmente in vita, senza alcun rispetto per la volontà e l’intelligenza delle persone.
Nessuno ci ha chiesto di approvare o meno, democraticamente o meno, il sistema attuale. Lo abbiamo trovato, non lo abbiamo scelto, ce lo dobbiamo tenere. Punto. Ci meritiamo l’ingiustizia sociale, l’ineguaglianza, lo sfruttamento, le guerre?
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