Carmine Di Martino, filosofo italiano, è autore del libro Viventi umani e non umani. Per Di Martino l’alterità va ricondotta alla dimensione del vivente. Difficoltà di dire la differenza di grado, di natura, la differenza nella differenza. È un libro attento ai contributi scientifici. Al suo interno c’è un percorso analitico, considerazioni husserliane (trasposizione negli animali, empatia). Di Martino erode, attraverso la scienza, la differenza tra umano e animale.
Il libro di Carmine Di Martino, pubblicato da Raffaello Cortina nel 2017, esplora le interazioni tra esseri umani e non umani attraverso il prisma della tecnica e del linguaggio. Con una lunghezza di 204 pagine, l’opera si inserisce nel dibattito contemporaneo sulle relazioni ecologiche e sociali, ponendo l’accento sull’importanza della memoria e della comunicazione nel determinare il nostro rapporto con il mondo non umano.
Di Martino affronta questioni fondamentali riguardanti la definizione di “vivente”, sfidando le distinzioni tradizionali tra umano e non umano. Il testo si propone di analizzare come il linguaggio e la tecnica influenzino la nostra percezione e interazione con altre forme di vita, suggerendo che la nostra comprensione del mondo è mediata da questi strumenti.
Il libro è caratterizzato da un linguaggio accessibile, ma al contempo rigoroso, rendendolo adatto sia a un pubblico accademico che a lettori interessati a questioni filosofiche e ambientali. La struttura è ben organizzata, con capitoli che si susseguono in modo logico, facilitando la comprensione delle complesse interrelazioni tra i temi trattati.
La ricezione del libro è stata generalmente positiva, con valutazioni che evidenziano la sua capacità di stimolare riflessioni profonde e critiche sulle nostre relazioni con il mondo naturale. Tuttavia, le recensioni specifiche sono limitate, il che suggerisce che potrebbe non essere ancora ampiamente discusso nel panorama accademico. Viventi umani e non umani si presenta come un’opera significativa per chiunque desideri approfondire il dialogo tra filosofia, ecologia e linguaggio, ponendo interrogativi cruciali sulla nostra esistenza in un mondo condiviso con altre forme di vita.